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Roberto Rabini Artista | Camerano

POESIA

La Piana

La Piana
vuota, assolata
ma vibrante
e viva
consuma
il giorno
nel ronzio
costante
di cucitrici
stralunate
dietro tende
di iuta
ogni tanto
bagnate.
L’ombra
di un olmetto
appena rinfresca
una pista
per palline
calpestata
da qualcuno.

"L'arte di Roberto Rabini riprende gli schemi degli affreschi quattrocenteschi di scuola umbro/marchigiana, dove la moltitudine di figure poste sugli usci di casa lungo la Piana, tra muri assolati, o accovacciate sui gradini della scuola nelle ore del vespro, pur intente nei loro discorsi, restano tuttavia mute e silenti allo spettatore, chiuse nelle loro tele come in corazze d'acciaio per non contaminarsi. E' difficile, invero, capire questo artista così schivo, appartato, che preferisce la lettura dei classici e le conoscenze storiche ed archeologiche al clamore della folla, ma che sa proporsi con un'arte intellettuale, dove si vede bene che il pennello segue il giro del pensiero. Ma andando oltre, sollevando la corteccia per tirare i veli sul mucchio di pensieri che da sempre legano la sua mente, è apparsa una figura ancor più splendida di uomo e di poeta, di solitario pensatore, di traghettatore di se stesso e della sua gente da un millennio all'altro".

 

Matasse dei pensieri che si aprono con un sospiro [...], amici di un tempo incontrati sul far della sera [...], la via dell'infanzia, delle fiabe, dei giochi, delle donne, dei primi amori [...]. I ricordi della bella infanzia [...], il concetto di tempo, di quello che passa, [...] dei dubbi che insorgono [...] e un senso di solitudine che poco a poco si rafforza.

​

La memoria diventa "felicitas" nel concetto di tufo, elemento connettivo della storia millenaria del suo amato paese d'origine [...]. 

 

E conclude questo viaggio con la ferma posizione dell' esserci qui; con il sopraggiungere della notte, rimane l'Artista: "Sdraiato, / in un sedile di pietra, / il cielo mi appare / in brevi campi blu, / che il leccio / incombente, / bonario concede / a stelle silenziose", rimane il filosofo sognatore sotto il cielo stellato, a For d' Porta, dove lo incontreremo tanto altre volte ancora.

* Testo tratto dalla pubblicazione Roberto Rabini, Autunnali, a cura di Fabio Toccaceli, pp. 7-10.

© 2019 Annarita Rabini / Disegno Angelo Monaldi

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